In serate così mi sento bene. Parlare parlare parlare.... dire qualche cazzata, ridere piangendo e piangere ridendo e di nuovo ridere di qualche fuscello spiaccicato sotto la mole del nostro affetto!
Insomma stare bene. Non serve molto.
Come le innumerevoli serate a due passate in questi anni... mi sento bene. Sento che è ciò di cui ho bisogno, persone sincere, persone vere, persone che mi conoscono e capiscono... O anche quando non capiscono, il che succede abbastanza spesso, almeno ci provano!!
Niente branchi, niente obblighi, solo il desiderio di star bene, di godersi le ultime serate di compagnia... e immaginare, ancora e ancora, di trovarsi in un posto diverso, in posto lontano che un giorno sarà casa nostra. E quelle passeggiate (e ripeto PASSEGGIATE) al Park, il nostro park.
Lo desideriamo così tanto che deve per forza diventar vero... anche se non vorrei dover aspettare tanto... un bel viaggio, fosse anche breve ce lo meriteremmo subito.
I nostri sogni, i nostri progetti sono belli.
Li sento miei, ne condivido l'entusiasmo. Forse la differenza è questa. Ci sono altre cose che mi trovo a condividere con persone per le quali sembrano tutto, mentre per me sono semplivemente ok. Non aspetto agognante di realizzare piccole escursioni. Mi va bene, sicuramente sarò contenta di averle fatte, ma non potrebbero mai darmi molto di più.
Forse la differenza sta tutta nelle persone. Perchè per quanto belle possano essere certe persone, per quanta simil-amicizia possano credere ci sia, io non ne faccio veramente parte.
Me ne accorgo ogni volta di più.
Potrei stare ore ad ascoltare, questo è certo, però parlare... parlare no.
La differnza è qui.
Sarà che certe cose le capisci solo dopo averle condivise, sarà che un certo tipo di intesa non può esistere con tutti, sarà che fondamentalmente siamo persone così diverse... inutile negarlo. Io non sono come loro. Nè superiore, nè inferiore, ma diversa si.
Mi prendono pensieri che mi ricordano tanto le "gionate uggiose" della terza superiore...
Ma questa è una storia lunga e vecchia, che per fortuna adesso mi fa sorridere.
Mi sento vecchia a volte.
Anche se altre son così bambina... ma la bambina è timida e si mostra solo ad alcuni...
Comunque mi mancherai tantissimo, questo già lo sai, settimane intere senza vedersi, giorni e giorni senza sentirsi... sarà tutto così diverso. Riditela pensando che mentre te sarai a spassartela con i tuoi nuovi amichetti stranieri, io sentirò terribilmente la tua mancanza!!!! E prenderò in mano il telefono, per poi ricordarmi che anche se chiamassi non troverei nessuno...
Però hai l'obbligo morale, e credo anche la voglia, di scrivere scrivere scrivere! E di chiamare quando puoi.
Ah, non ti dimenticare una bella cartolina! Spedita, è ovvio! E scritta fitta fitta, in quel rettangolo che non è mai abbastanza grande per farci entrare tutto. Le cartoline consegnate a mano son penose... così come quelle della serie "baci e abbracci da una città magnifica".
Ti voglio un bene smisurato. Ma anche questo dovresti saperlo.
giovedì 19 febbraio 2009
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