Mi contraddico.
Quando mi giro, ma volto la testa per guardare.
Quando affermo con cipiglio che non me ne frega niente. Anche un estraneo, ed è successo, mi guarda e afferma di non crederci.
Mi contraddico quando tengo alle persone con cui non riesco a stare.
Quando chiamo solitudine per desiderare presenza.
Quando sorrido piangendo.
E piango ridendo.
Quando per rinunciare ammazzo la speranza.
Quando parto per fuggire e non per esplorare.
Mi contraddico.
Lo faccio abitualmente, lo faccio con un niente che è difficile afferrare.