domenica 10 agosto 2008

Risposta a "La Lettera"

Ehm, forse avrei dovuto censurare qualcosa, ma in fondo chi se ne frega, no? Io son incredibilmente contenta e orgogliosa di questa amicizia. Ci vediamo più tardi, un cielo pieno di stelle aspetta soltanto tutti i nostri desideri.

"Abbiamo una macchiana che va e il tramonto ci porterà le stelle"
Per la tua gioia e la tua esaltazione ti dirò che la lettera mi è piaciuta molto, davvero tanto pulciottino!! Dovrebbero essercene di più di persone in grado (e con la voglia) di scrivere una lettera come quella... ma forse certe cose si possono scrivere solo dopo aver condiviso tanto. E noi ne abbiamo passate davvero tante insieme, ma mai troppe!!
Noia. Forse è questa la chiave. Il sentirsi annoiate, la ricerca di nuovi stimoli e nuove sensazioni ci porta a non avere pace e a non riuscire ad accontentarci della realtà fiorentina che ci circonda. E forse finiamo davvero per non vedere cosa abbiamo qui attorno...
Però anche in mezzo a quello che indubbiamente abbiamo, c'è qualcosa che manca. Manca l'amore, manca la felicità, mancano a volte le risate.
Sai, le risate, quelle vere, spontanee, quelle dilaganti e incontrollabili, sono tra le cose di cui sento maggiormente la mancanza. A volte son arrivata a chiedermi se fossi ancora in grado di ridere. Forse il problema è che mancano le persone in grado di farmi ridere, mancano quelle che hanno voglia di farlo, mancano quelle che non potrebbero farne a meno. Anche se poi con il mio pulciottino qualche risata arriva ugualmente e mi lascia più leggera, più serena.
Son triste. Non depressa o disperata, però un po' triste si.
Mi sembra di essere invisibile al mondo, del tutto insignificante. In fondo siamo importanti nella misura in cui le persone ci ritengono tali, allora mi chiedo: per chi mai sono importante io? Per chi essenziale?
Almeno il mio pulciottino mi vuole bene, nevvero?!?!?
Anch'io credo che questo viaggio si debba fare e ci credo ogni giorno di più, ci spero ogni giorno di più. Mi spiace averti messo in allarme, ma io non intendevo minimamente rinunciare al viaggio, solo pensarci e parlarne e valutare e vedere un po' cosa ne viene fuori.
New York mi va benissimo come meta per la nostra vita estera. Pure io mi ritrovo a fantasticare su come saranno le nostre giornate, sui pomeriggi passati in mezzo al verde del Central Park a parlare parlare parlare e stupirci di essere lì veramente e ridere delle avventure/disavventure di questi nostri 20anni.
Sono pochi, son tanti, son troppi, son abbastanza.
Però ricordati che anche se sarai bella felice e accasata con il tuo nuovo amore non potrai rinunciare al viaggio, non mi potrai abbandonare e dire: vabbè era un sogno da ragazzine. Primo, non siamo ragazzine, secondo ti trascinerò a forza dovessi caricarti in spalla e portarti a mo di sacco di patate!! Capito?!?!? Nessuna rinuncia è concessa!!! Anche perché ora come ora quel viaggio rappresenta un po' la mia liberazione, se così si può definire, un momento in cui evadere da questa realtà conosciuta e faticosa per conoscerne una nuova nuova nuova.
Anche il solo fatto di conoscere persone nuove che da te non pretendono niente, ma che vogliono conoscerti solo per come sei, per quello che hai da dare, è una cosa che mi da sollievo.
Essere all'altezza delle aspettative di tutti stanca.
Lo so, dovrei fregarmene bellamente del parere altrui, ma è inevitabile, mi lascio condizionare, penso tanto spesso troppo, anche se non sempre, a ciò che faccio e stento a lasciarmi andare, libera e felice, con le persone che non conosco.
È per questo che amo tanto la nostra amicizia, perché ormai ci conosciamo abbastanza da apprezzarci per quello che siamo, da sentirci sempre libere di essere noi stesse, con tutti i nostri difetti (ma anche con i nostri incommensurabili pregi, si intende!!).
Ti voglio tanto bene sai? E davvero me lo domando, a volte, come potrei fare senza la martina?? In qualche modo, inevitabilmente, farei, ma farei molto peggio.
COSMOPOLITE. Mi piace come aggettivo. Lo siamo davvero e per questo, non temere, partiremo.
C'è un'intera laurea prima, ma credo che con un po' di impegno, con qualche schiaffo che ci svegli e ci rammenti il nostro dovere/piacere, ce la potremo fare.
Son contenta di aver passato questo primo anno di infermieristica, un po' arrancando, un po' barcamenandomi tra un ostacolo e l'altro, tra un evento e l'altro, tra una persona e l'altra (!!), in bilico su una fune stretta stretta, come un giovane ed inesperto funambolo, che va avanti tra lo slancio e l'entusiasmo di fare ed imparare e la paura di cadere.
Cadere fa paura, fallire fa paura, vedere allontani persone amate fa paura, restare soli fa paura.
E infatti capita di tornare indietro, di ripensare alle proprie decisioni, di dire "ma forse non era poi così male…"
E invece dovremmo guardare dritto davanti a noi, vivere il presente per crearsi un futuro, staccandosi dal passato, sempre però conservandolo stretto vicino al nostro cuore.
È difficile andare avanti, sembra impossibile anche, ma è qualcosa che ci meritiamo… cose nuove, persone nuove, vite nuove.
Tu ti meriti qualcosa di più di un andrea che non ti capisce e non ti rende felice ed io mi merito (credo) di più di un ray che non mi capisce e non può rendermi felice.
E allora tu prova a salutare andrea "cia' cia' " , che io provo a salutare quell'altro "bye bye" e poi libere e felici (???) verso il nostro futuro.
Dobbiamo attivarci marti, stare attente, attive e vitali, anzi PIENE DI VITA, dobbiamo trovarci le nostre ragioni per essere felici, per alzarci la mattina, per intraprendere e terminare ogni giorno qualcosa.
Lo aspetto con tutto il cuore il NOSTRO viaggio e nel frattempo stringeremo i denti con qualche assaggino… e questo ci porta a febbraio, quando spero davvero riusciremo a fare un piccolo viaggetto, spero di trovare un buco tra tirocinio, esami e lezioni che mi consenta di partire. Naturalmente assieme a te!
Intanto vediamo un po' di rimuginare sulle possibile mete, che dovranno essere abbastanza vicine e possibilmente anche abbastanza economiche, qualche idea?!?!comunque l'importante non è dove andiamo… l'importante è andare, giusto?1?!
Tra meno di una settimana torni a casa, non conto i giorni e le ore, ma ugualmente non vedo l'ora di riabbracciarti. Bacio.

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