Incredibile. Inimmaginabile. Assolutamente non pronosticabile.
Ho passato patologia!
Come? Non lo so nemmeno io, ma è successo.
La cosa mi ha dato fiducia, un po' di serenità. Nonostante tutte le seghe mentali che uno si può fare, nonostante le crisi esistenziali, qualcosa continua ad andare avanti, a funzionare.
In fondo anche questi piccoli traguardi son utili a credere che certe cose andranno sempre per il verso giusto. E' rassicurante.
Mercoledì comincia il secondo anno di università. Di già. Passa in fretta il tempo...
Un esame in meno e una possibilità in più di partire a febbraio! Qualcosa deve andare per il verso giusto, no? E allora perchè non il viaggio?
sabato 27 settembre 2008
giovedì 18 settembre 2008
It matters.
Settembre inoltrato... un nuovo anno accademico alle porte, qualche progetto (irrealizzabile??) e la solita incrollabile speranza che il futuro sia migliore del presente.
C'è un esame da dare, ma non c'è la voglia, la costanza di stare a studiare e poi c'è una voce che ti dice di partire. Non è che abbia proprio cominciato a sentire le voci, il fatto è che non passa un giorno senza che la mente vagli la possibilità di andar via. Anche adesso. Abbandonare tutto per un po', non per sempre, ma per quanto basta a staccare dalla vita e da me stessa.
E poi c'è un'altra voce, questa volta non nella mia testa, che continua, imperterrita e rassicurante, a sognare NYC. Sei davvero imperterrita, mia cara, ma è così rassicurante sapere che parteresti con me e lo faresti subito. Sta diventando una mania, vedi(amo) NY ovunque... America, America, America, America!!
Fino al fatidico Ottobre 2005, l'America era uno tra i posti che meno mi attraevano, NY una città freddo e vuota in cui non pensavo nemmeno lontanamente di andare... come cambiano le cose... come è facile farsi coinvolgere, trasportare, condizionare da pochi splendidi giorni.
Dovremmo ringraziare (o rimproverare?) la cara Ales ("Che palle! Si può dire o no??) per tutto questo... se non ci avesse portato in America riesci ad immaginare quante cose sarebbero state diverse?? Niente urgenza di tornare a NY, niente smania di andarci a vivere per un po', niente Ray... sarebbe stato un male o un bene?
Chissà come sarebbe stata la nostra vita adesso... diversa, senza dubbio, forse un po' più vuota o magari solo più "in pace".
Trovo che siamo esattamente peaceless, senza pace.
Il bisogno di essere altrove, con persone diverse, con persone censurate... giusto? non fa mica bene, non fa bene proprio per niente.
E nonostante questa disarmante consapevolezza ci ostiniamo a sognare l'America, a sognare New York; nemmeno ci aspettassimo di vedere soldi crescere sugli alberi, animali e ortaggi spropositatamente grandi e fiumi di latte...
...i fiumi di latte mi piacerebbero! Lascirmi trasportare da vortici bianchi e leggeri... si, lo so a cosa stai pensando, al fatto che il latto sarebbe sprecato senza una montagna di biscotti e di cacao!! Incorreggibile.
Non so, febbraio è così lontano... e ho paura che tutte le nostre speranze di viaggi e avventure rimarranno solo illusioni.
Non c'è dubbio che un giorno riusciremo a tornarci, ma hai ragione te, io non voglio partire un giorno, voglio partire adesso.
E' ora che dovremmo andarci, ora che dovremmo prendere un aereo che ci porti lontano.
Maledetto aereo, se solo non costasse così tanto sarebbe molto più semplice prendere e partire. E invece NY deve trovarsi proprio a 6000 (e rotti) km di distanza e noi, nella cara vecchia Europa, dobbiamo proprio rimanere qui a mangiarci le mani (preferisci qualcosa di più succulento?!?!).
Sob... A volte qui è tutto così triste...
Partire Partire Partire. E' un'esigenza. E' un'urgenza. E' la nostra droga.
C'è un esame da dare, ma non c'è la voglia, la costanza di stare a studiare e poi c'è una voce che ti dice di partire. Non è che abbia proprio cominciato a sentire le voci, il fatto è che non passa un giorno senza che la mente vagli la possibilità di andar via. Anche adesso. Abbandonare tutto per un po', non per sempre, ma per quanto basta a staccare dalla vita e da me stessa.
E poi c'è un'altra voce, questa volta non nella mia testa, che continua, imperterrita e rassicurante, a sognare NYC. Sei davvero imperterrita, mia cara, ma è così rassicurante sapere che parteresti con me e lo faresti subito. Sta diventando una mania, vedi(amo) NY ovunque... America, America, America, America!!
Fino al fatidico Ottobre 2005, l'America era uno tra i posti che meno mi attraevano, NY una città freddo e vuota in cui non pensavo nemmeno lontanamente di andare... come cambiano le cose... come è facile farsi coinvolgere, trasportare, condizionare da pochi splendidi giorni.
Dovremmo ringraziare (o rimproverare?) la cara Ales ("Che palle! Si può dire o no??) per tutto questo... se non ci avesse portato in America riesci ad immaginare quante cose sarebbero state diverse?? Niente urgenza di tornare a NY, niente smania di andarci a vivere per un po', niente Ray... sarebbe stato un male o un bene?
Chissà come sarebbe stata la nostra vita adesso... diversa, senza dubbio, forse un po' più vuota o magari solo più "in pace".
Trovo che siamo esattamente peaceless, senza pace.
Il bisogno di essere altrove, con persone diverse, con persone censurate... giusto? non fa mica bene, non fa bene proprio per niente.
E nonostante questa disarmante consapevolezza ci ostiniamo a sognare l'America, a sognare New York; nemmeno ci aspettassimo di vedere soldi crescere sugli alberi, animali e ortaggi spropositatamente grandi e fiumi di latte...
...i fiumi di latte mi piacerebbero! Lascirmi trasportare da vortici bianchi e leggeri... si, lo so a cosa stai pensando, al fatto che il latto sarebbe sprecato senza una montagna di biscotti e di cacao!! Incorreggibile.
Non so, febbraio è così lontano... e ho paura che tutte le nostre speranze di viaggi e avventure rimarranno solo illusioni.
Non c'è dubbio che un giorno riusciremo a tornarci, ma hai ragione te, io non voglio partire un giorno, voglio partire adesso.
E' ora che dovremmo andarci, ora che dovremmo prendere un aereo che ci porti lontano.
Maledetto aereo, se solo non costasse così tanto sarebbe molto più semplice prendere e partire. E invece NY deve trovarsi proprio a 6000 (e rotti) km di distanza e noi, nella cara vecchia Europa, dobbiamo proprio rimanere qui a mangiarci le mani (preferisci qualcosa di più succulento?!?!).
Sob... A volte qui è tutto così triste...
Partire Partire Partire. E' un'esigenza. E' un'urgenza. E' la nostra droga.
martedì 16 settembre 2008
Nice Night
....

...
Nice night,spent with nice people in a nice place. A nice cake, a nice drink and a nice owner who took us a nice picture with his nice camera and nicely sent it to us. NICE.
Sweet dream
Cos if one day you wake up and find that you're missing me,
And your heart starts to wonder where on this earth I can be,
Thinking maybe you'd come back here to the place that we'd meet,
And you'd see me waiting for you on the corner of the street.
lunedì 15 settembre 2008
Il Giorno in Più - NYC
* Le Pain Quotidien, 7th Av.
Central Park
* Doma Cafe, between Perry St. and 7th Av.
Washington Square
* John's Pizzeria, Bleecker St.
Guggenheim Museum, between 5th Av. and 89th St.
Greenwich Village
* Corner Bistro, West 4th St. (The Best Hamburger ever)
* Magnolia Bakery, Bleecker St.
* Vesuvio Bakery, Prince St.
* Morandi Vini e Cucina, 7th Av. South
* Macelleria Restaurant, Meatpacking
Father Demo Square
6th Av. & Minnetta St.
* Lotus Lounge Cafe, corner between Clinton St. and Stanton St.
Sunshine Cinema, East Houston St.
* The Point, Bedford St. (Il cafe con il lavoro a maglia)
* Lucky Strike, Grand Street
Dean & Deluca, between Broadway and Prince St. (Supermarket)
Rehoboth Spa Lounge, between West 14th St. and 6th Av. (Centro Benessere)
* Cafe Orlin, St Mark's Place
MOMA, West 53rd St., between 5th and 6th Av.
* Billy's Bakery, 9th Av.
* 9th Street Market, 9th St. near 1st Av.
Jefferson Market Garden, Greenwich Av, between 6th Av. and West 10th St.
* Katz's Delicatessen, East Houston st.
Barrow St.
* Joe The Art of Coffee, between Waverly Place and Gay St.
* Chelsea Market, 9th Av., between West 15th St. and West 16th St.
* Paprika, St Mark's Place, between 1st and A Av.
* the Corner + La Esquina, Kenmare St.
Central Park
* Doma Cafe, between Perry St. and 7th Av.
Washington Square
* John's Pizzeria, Bleecker St.
Guggenheim Museum, between 5th Av. and 89th St.
Greenwich Village
* Corner Bistro, West 4th St. (The Best Hamburger ever)
* Magnolia Bakery, Bleecker St.
* Vesuvio Bakery, Prince St.
* Morandi Vini e Cucina, 7th Av. South
* Macelleria Restaurant, Meatpacking
Father Demo Square
6th Av. & Minnetta St.
* Lotus Lounge Cafe, corner between Clinton St. and Stanton St.
Sunshine Cinema, East Houston St.
* The Point, Bedford St. (Il cafe con il lavoro a maglia)
* Lucky Strike, Grand Street
Dean & Deluca, between Broadway and Prince St. (Supermarket)
Rehoboth Spa Lounge, between West 14th St. and 6th Av. (Centro Benessere)
* Cafe Orlin, St Mark's Place
MOMA, West 53rd St., between 5th and 6th Av.
* Billy's Bakery, 9th Av.
* 9th Street Market, 9th St. near 1st Av.
Jefferson Market Garden, Greenwich Av, between 6th Av. and West 10th St.
* Katz's Delicatessen, East Houston st.
Barrow St.
* Joe The Art of Coffee, between Waverly Place and Gay St.
* Chelsea Market, 9th Av., between West 15th St. and West 16th St.
* Paprika, St Mark's Place, between 1st and A Av.
* the Corner + La Esquina, Kenmare St.
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