mercoledì 2 settembre 2009

Settembre

Questa estate sono stata a New York. In un momento in cui nessuno, io meno che meno, l'avrebbe creduto realizzabile, son tornata nella Grande Mela.
E a distanza di quasi 4 anni, ho potuto scoprire una città che in realtà non conoscevo, ho potuto esplorare angoli nascosti, ho potuto vivere e assaporare cose un po' nuove e un po' vecchie.
Queste due settimane a NY, piovute dal cielo, o per meglio dire dall'Unifi, hanno in qualche modo saziato il desiderio di tornare oltre oceano che avevo covato tanto a lungo.
E' stato bello poter vivere a NY per due settimane, è stato bello passeggiare con Ray, cenare con Kayla, osservare la città dal 23° piano del dormitorio della NYU sulla 12th st.
E' stata un'estate particolarmente piena di cose da fare questa estate 2009.
Dopo NY sono arrivate una settimana di Scozia, immerse in un verde quasi irreale, tra birra, haggis e bellezze da osservare, e una settimana di Corsica, che a sorpresa si è rivelata una gran bella vacanza.. bella non solo per il limpido azzurro del mare, per l'escursione a sorpresa tra le montagne corse o per il profumo selvatico della deserta Lavezzi, ma perchè (e non era poi così scontato) son riucita a godere dei posti, della compagnia, delle bevute (!!!!), di una notte dormita in spiaggia sotto un tetto di stelle cadenti e del tiepido rabbrividire dopo un bagno di mezzanotte..
La vita va avanti, si ricomincia con lo studio, con i nervi a fior di pelle di molte persone, con il solito guardarsi intorno e vedere a volte tutto a volte nulla.
Sentire la voglia di stare vicino a persone a cui si vuol bene, sentire a volte la propria impotenza, quando non si è capaci di far comparire anche solo un piccolo sorriso in un viso adombrato a due occhi tristi, sentire che non si è importanti per molti, ma per fortuna per qualcuno si.
A volte basta, a volte un po' meno.
E vabbè, vabbè.
-Sospiro-

1 commento:

Cate ha detto...

So come ci si sente quando all'improvviso ti assale la malinconia e ti rendi conto che le persone che dovresti dimenticare sono troppe, mentre quelle che ti stanno veramente vicino, in fin dei conti, sono poche. Ma poi ti soffermi ancora a pensare che se qualcuno, in una serata malinconica, quel sorriso riesce a strappartelo, allora vuol dire che è più importante dei tanti volti che ci sono ma che non ti sanno guardare dentro.

Con affetto
Cate