"E il mare era per me, e lo è ancora, la più promettente e seduttiva pagina bianca. La pagina non ancora scritta, il sogno non ancora realizzato, il desiderio no nancora estinto, la fuga non ancora portata a compimento, l'assenza che suggerisce la presenza, l'inizio che non ha fine. Nella sua distesa luminosa e sconfinata, nei suoi abissi sconosciuti, diventa facile e quasi inevitabile trovare una metafora vivente alla propria irrequietezza, all'istinto di libertà, alle paure e all'inesplorata e profonda regione dell'anima".
domenica 10 gennaio 2010
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