martedì 23 agosto 2011
sabato 7 maggio 2011
Sei tu che confondi l’amore con la vita.
"Vedere il lato bello, accontentarsi del momento migliore, fidarsi di questo abbraccio e non chiedere altro perchè la vita è solo sua e per quanto tu voglia, per quanto ti faccia impazzire non gliela cambierai in tuo favore. Fidarsi del suo abbraccio, della sua pelle contro la tua, questo ti deve essere sufficiente, lo vedrai andare via tante volte e poi una volta sarà l’ultima, ma tu dici, stasera, adesso, non è già l’ultima volta?
Vedere il lato bello, accontentarsi del momento migliore, fidarsi di quando ti cerca in mezzo alla folla, fidarsi del suo addio, avere più fiducia nel tuo amore che non gli cambierà la vita, ma che non dannerà la tua, perchè se tu lo ami, e se soffri e se vai fuori di testa, questi sono problemi solo tuoi, fidarsi dei suoi baci, della sua pelle quando sta con la tua pelle, l’amore è niente di più. Sei tu che confondi l’amore con la vita."
Da "Biglietti agli amici" di Pier Vittorio Tondelli
lunedì 25 aprile 2011
Camminando
giovedì 14 aprile 2011
Chiedo - Dente
scusa per le mille volte che ti ho toccato
scusa per averti conosciuto ed averti accompagnato
scusami se ti ho salutato baciandoti la mano
mi scuso per averti detto un giorno mi mancherai tantissimo
scusa se ho insistito e non mi sono trattenuto, scusami
scusa se ho la faccia come il culo, scusa se non ti ho capito
scusa per gli inviti e le colline e le feste di paese
scusa per i cambi di stagione che vivo ad ogni mese
scusa per la mia felicità ogni primo di gennaio
scusa tutto quello che ho bevuto e quello che non ho taciuto
scusami per quello che ti ho dato, se ti ho desiderato
oltremodo scusami
scusami se non ti ho baciato qualche volta,scusami
scusami quando è capitato che non ti ho toccato
scusami se non ti ho conosciuto e non ti ho accompagnato
scusami se non ti ho salutato baciandoti la mano
mi scuso per averti detto un giorno "vai, ti aspetto qui"
scusa se mi sono trattenuto e se non ho insistito scusami
scusa se ho la faccia e se la uso e se in fondo ti ho capito
scusa se la fine di stagione non coincide questo mese
scusa per la tua felicità il primo di gennaio
scusa quello che non ho bevuto e quello che ho taciuto
scusami per ciò che non ti ho dato, se mi hai desiderato
in qualche modo scusami
giovedì 31 marzo 2011
implodendo.
lunedì 28 febbraio 2011
You saved me
With somebody else's eyes
then you broke me down
You fixed my blood stained crown
I've been looking through my window
at somebody else's world
then you let me falll
Right through your open door
You came and saved me you saved me from myself
You came and saved me you saved me from myself
I've been running hard on empty
Sinking deeper in the sand
then you let me down
right onto solid ground
You came and saved me you saved me from myself
You came and saved me you saved me from myself
When everyone left me you loved me and no one else
You came and saved me you saved me from myself
I had hope in my heart
That you'd run for me
cos i've done it all
Now I feel in my heart
that you've come for me
you lead me home
You came and saved me you saved me from myself
You came and saved me you saved me from myself
When everyone left me you loved me and no one else
You came and saved me you saved me from myself
Baby you saved me you saved me from myself
You came and saved me you saved me from myself
When everyone left me you loved me and no one else
You came and saved me you saved me from myself
mercoledì 16 febbraio 2011
Milano
domenica 13 febbraio 2011
Ogni persona è un abisso... vengono le vertigini a guardarci dentro.
domenica 6 febbraio 2011
Ri(a)mami.
Vabbè, tocca vagliare ipotesi nuove: fuori regione, fuori Paese? Basta che non sia fuori di testa.
Appunto. La testa. Dove si è cacciata?
Se ne è andata.
Passeggiava un giorno, no non un giorno, una bella mattina di estate, col sole in lenta ascesa a promettere calore, tra le meraviglie e le nebbie dei ricordi di un sogno.
Ignara, inconsapevole, serenamente instabile se ne stava a dondolare tra lo ieri che è già oggi e l'oggi che è ancora ieri.
L'attenzione, svogliata compagna di avventure, fu da richiamare a razional dovere. Qualcosa, quel giorno, imponeva il suo lucido parere.
Si stiracchiò allora l'attenzione, ancora mezza addormentata.
Cosa potrà mai esserci di così urgente? pensò un po' arrabbiata.
La risposta arrivò vibrando fieramente: non c'è, né mai ci sarà, niente!
L'attenzione un po' sconvolta, si guardò attorno e non seppe dove andare: ovunque guardasse, le veniva il mal di mare.
Proprio oggi - esclamò - oggi che mi volevo riposare.
Non ti lamentare - le rispose la testa quando si sentì più controllata - siamo in vacanza, siamo al mare, ma nemmeno io smetto mai di lavorare.
Ma una pausa si sa, ad un certo punto una pausa è necessaria.
La testa lo sapeva: fece la valigia e partì con un'aria da falsa spensierata.
Da quel giorno non è più tornata.