martedì 29 aprile 2008

Second life...

Esiste questa strana cosa chiamata Second Life: Seconda Vita.
Una nuova vita da costruirsi virtualmente, in cui ti trasformi in un avatar, personaggio virtuale ultra personalizzato, e in cui puoi tentare di vivere una nuova vita, magari facendo quelle cose che non avresti mai avuto il coraggio di fare nella vita reale.
Una realtà altra, in cui tutto è possibile.
E così puoi comprare un terreno, costruire una casa, metter su un'impresa e guadagnare guadagnare... il nuovo sogno: diventar ricchi virtualmente ed esserlo poi realmente.
E così con la stessa carta di credito che usi abitualmente, puoi fare aquisti anche nell'altro mondo, in cui il denaro si chiama Linden Dollar, ma può essere convertito in dollari reali.
Vinci la tua personale scommessa con la nuova vita, guadagni, ti arricchisci... oppure perdi tutto.
Per adulti e per bambini (ne esiste una versione teen per ragazzi dai 13 ai 18 anni), in versioni free o a pagamento, Second Life sembra essere il nuovo capriccio di una società insoddisfatta, di circa 7 milioni di persone che ne hanno già sperimentato il potere attrattivo.
Innocente o molto pericoloso?
Senza dubbio molto ambiguo. E discutibile.
Anche perchè qualcuno può a tal punto rifugiarsi in questo nuovo mondo da perder di vista quello reale. Non so, ma la cosa non mi piace.
Poi come molto cose, la loro "pericolosità" è in relazione all'uso che ne si fa, ma rimango molto molto dubbiosa. Anche se parlo da ignorante.
Non so, se qualcuno ne sa di più magari può aggingere qualcosa.

venerdì 25 aprile 2008

Domani

Tomorrow things are going to show their end... or maybe a new beginning.
I don't really know.
I've been happy to meet you again.
And I surely will miss you.
Goodbye.

mercoledì 23 aprile 2008

Parole parole parole...

"E' strano. Molto strano.
Parole scritte con leggerezza, parole senza senso e senza un reale perchè, parole che son state gettate lì per riempire un momento di noia. Parole fraintese.
Una storia immaginata ma inesistenete, frutto di fantasia e forse di paura.
Una storia che è reale solo nella tua mente, immaginata assecondando un impulso distruttivo, che non crea niente ma distrugge.
Distrugge un rapporto e distrugge due persone che si amano e non vogliono perdersi.
E allora perchè continuare a farsi del male? Perchè non credere alle sue parole, tanto sentite quanto sincere? Son sincere le sue parole. Sincere veramente. Come sincere sono due mani che tremano e due occhi arrossati. Non crederci se preferisci.
Sono odiata da una persona che non conosco e che non mi conosce, per una ragione che non esiste. Come è possibile? Me lo domando pure io.
E' strano.
Ma se solo volessi vedere la realtà vedresti una persona che si, vuole essergli amica, ma niente di più. Perchè quel più lo ha già riservato a qualcun altro.
Ad un altro che ha aspettato per due anni, ad un altro che ha seguito in su e giù per l'Italia. Roma, Firenze, Pisa, Lucca e Venezia. Ad un altro che dovrà molto probabilmente perdere, ma che non potrà comunque dimenticare.
E poi vedresti una persona che ti ama. E che non chiede altro che starti accanto.
Che cavolo vuole questa, penserai. Come si permette di parlare senza saper niente?
Odiami ancora di più. Non credermi.
Probabilmente succederà proprio questo. Ma mi sentivo in colpa per una colpa che non avevo commesso e avevo voglia di scrivere."

lunedì 21 aprile 2008

Molto instabile

Mi struggo pensando e ripensando a cose che non capisco.
Vorrei capire. Non ci riesco. Non ora, non qui, non con te che mi guardi ma non parli.
Dopo mesi e mesi torna l'impulso a scrivere, non è un bel segnale.
Non è un buon segnale affatto.
Ma non è qui che posso parlare, troppe persone possono spulciare tra pensieri estranei ed incomprensibili.
Voglio capire. Solo questo: capire.

martedì 15 aprile 2008

Instabile

Non andare... vai... Non restare...stai... Non parlare...
parlami di te...
Tu lo sai, io lo so, quanto vanno disperse,
trascinate dai giorni come piena di fiume
tante cose sembrate e credute diverse,
come un prato coperto a bitume.
Rimanere così, annaspare nel niente,
custodire i ricordi, carezzare le età;
è uno stallo o un rifiuto crudele e incosciente
del diritto alla felicità...
Se ci sei, cosa sei? Cosa pensi e perchè? Non lo so, non lo sai; siamo qui o lontani?
Esser tutto, un momento, ma dentro di te,
aver tutto, ma non il domani...
Non andare... vai.. Non restare...stai... Non parlare...
parlami di te...
Francesco Guccini "Canzone delle domande consuete"

giovedì 10 aprile 2008

Matematicamente!!

« Se qualcuno non riesce a capire quanto sia semplice la matematica, è soltanto perché non si rende ben conto di quanto sia complicata la vita. »
Matematica.
Per i più scienza incomprensibile e terrore adolescenziale, che richiama alla mente solamente lunghe ore passate davanti ad interminabili esercizi senza un senso o un nesso con la realtà.
La matematica non è apprezzata, difficilmente vien studiata e se pensiamo a come viene insegnata, non possiamo far altro che rimanere alquanto sconcertati.
Professori incapaci, alcuni, o annoiati, molti di più. Professori che hanno smesso di aver voglia di insegnare nello stesso istante in cui si son seduti dietro una cattedra. Forse il problema è questo. La passione richiama passione, e la noia? solo altra noia.
Diciamo che studenti e professori si spartiscono la colpa.
Forse ciò che non viene insegnato, probabilmente perchè nemmeno i professori la conoscono, è la vera essenza della matematica, il suo essere linguaggio tanto preciso e prezioso.
Questa idea sembra del tutto inconcepibile, per questo la più spontanea e probabile tra le reazioni possibili all'affermazione di un ragazzo di voler frequentare una facoltà come matematica è "Cooossaaa? ma sei pazzo?!?"
Naturale. La prospettiva che qualcuno scelga autonomamente di calarsi in altri cinque lunghissimi anni di matematica fa quasi rabbrividire... Qualcuno lo definirebbe masochismo.
E invece nel mondo della matimatica ci sono un sacco di cose da scoprire, persino divertenti. Il problema è che nessuno te le mostra, queste cose!
E allora, tanto per iniziare, è bene cominciare a cercarsele da soli... A questo proposito interessante può rivelarsi questo sito, che ho trovato e che sembra utile. Appunti, video, esercizi, test, giochi ed altro ancora a completa disposizione di tutti coloro che volessero farci un salto. E, ovviamente, non è l'unico nella rete a cercare una diversa strada per l'insegnamento, a tentare di fornire agli studenti una nuova spinta e un po' più di motivazione.
Anche questo può essere un modo per apprendere e dovrebbero averne maggiore consapevolezza sia gli studenti, sia gli insegnanti, troppo troppo restii ad aprirsi alle novità e alle intuizioni di alcuni.
Antica. La nostra scuola è sostanzialmente antica e rischia di diventare a breve decisamente anacronistica. Fuori tempo. Fuori tempo massimo.

Pubmed

Eccomi alle prese con un sito piuttosto interessante, Pubmed, in cui poter ricercare parola dopo parola un sacco di articoli e curiosità scientifiche. Unico deficit: è tutto in inglese!! Il che lo rende non proprio accessibile a tutti quelli a cui l’inglese non è stato insegnato decentemente... come succede spesso a noi italiani!!
Ho cominciato a giocare inserendo la parola anxiety, che è diventata poi anxiety attacks, anxiety attack in children, poi cambiato in anxiety attack somnambulism. Avendo ridotto sufficientemente il numero di risultati ho cominciato a spulciare tra i titoli degli articoli, ne ho aperti alcuni, poi altri, fino a quando tra i link correlati la mia attenzione non è stata catturata da un titolo: Sleepwalking, night terrors, and consciousness. Incuriosita ho aperto l’articolo e ho cominciato a leggere.
In 12 pazienti con accertata diagnosi di sonnambulismo o terrori notturni, lo studio si poneva come obiettivo il determinare personalità o caratteristiche psiconeurotiche in persone adulte che avessero questo tipo di disturbi notturni. Gli scienziati e i medici hanno trovato che le caratteristiche fisiologiche e psicologiche possono essere studiate in termini di dissociazione isterica, nella quale vengono meno la volontà e il senso di appartenenza delle proprie azioni. Il che contribuisce ad alimentare il dibattito riguardo alla natura del sonnambulismo, soprattutto se considerato in relazione agli aspetti forensi.
Parole:218

mercoledì 9 aprile 2008

Waiting for Godot...

In attesa.
Un'attesa che Beckett racconta incerta, senza scopo e senza fine.
Un'attesa in cui inganno il tempo, stracciandolo e perdendolo nel nulla di immagini, ricordi e sguardi lontani.

Scontato: ennesimo pomeggio perso.
Anche nell'attesa di uno stupido test di microbiologia, il mio tempo sembra scorrere incontrollato...
... son solo io che mi perdo nel niente?

venerdì 4 aprile 2008

Oroscopiamoci!

A prescindere dal fatto che tutti gli ordinari oroscopi sono privi di una qualche ragionevole verità e sono soltanto una bella "trappola per le allodole" che amano farsi influenzare da qualche superpotenza esterna, tra vati, oracoli, sibille e cartomanti che si affrontano a suon di astri, questo oroscopo merita proprio di essere letto. Se non altro per lasciarsi andare ad un bel sorriso...